Lavaggi nasali. Scopriamoli insieme!

Con l’inverno alle porte è meglio imparare qualcosa in più in merito ai “lavaggi nasali neonato”. Con questo articolo proveremo a rispondere ad alcune delle domande più frequenti.

Quando si può iniziare a farli?

Si può iniziare ad effettuare i lavaggi già dai primi giorni di vita del bambino, anzi è consigliata una detersione quotidiana, preferibilmente mattina e sera, fino ad un massimo di tre/quattro volte durante l’intero arco della giornata.

Perché sono importanti?

Il trattamento coadiuva i bambini che non riescono ancora a soffiare il naso. E’ importante prevenire le infezioni legate al costante ‘ristagno’ di muco nelle narici dei bambini ed anche per eliminare delicatamente eventuali crosticine, che possono risultare fastidiose.

In che cosa consistono?

Il lavaggio è un’irrigazione nasale che avviene introducendo nelle narici una soluzione fisiologica: acqua e sale. Soluzioni che possono essere di due tipi:

  • Ipertoniche: quando hanno una concentrazione di sale (sodio cloruro) di circa il 3%. Da prediligere in caso di muco particolarmente denso.
  • Isotoniche: quando hanno una concentrazione di sale più bassa, all’incirca 1%.

Possono poi essere ancora classificate in: sterili, acqua di mare, e provenienti da sorgenti termali arricchite di manganese, ferro, rame con note proprietà antiossidanti ed antinfiammatori.

E’ ovvio che sarà il pediatra ad indirizzarvi nell’utilizzo di un prodotto piuttosto che di un altro, in base alle esigenze del caso specifico.

In che momento effettuarli?

E’ noto che è preferibile effettuare l’operazione di pulizia in momenti precisi della giornata, come: prima di dormire per conciliare un riposo sereno o prima della poppata, visto che la respirazione avviene quasi esclusivamente per via nasale.

Come?

Esistono diversi strumenti per effettuare i lavaggi ed eliminare il muco in eccesso: innanzitutto siringa e soluzione fisiologica, o fiale già monodose in commercio ed ancora gli aspiratori nasali, per i più piccoli; per i bambini più grandi invece sono un’ottima soluzione gli spray predosati, collegati ad una specie di piccola pompetta e di beccuccio.

L’aspiratore nasale

E’ anche consigliato l’uso, a seguito dei lavaggi di un aspiratore nasale. L’aspiratore può essere di due tipi:

  • Aspiratore nasale a filtro o aspiratore nasale a ‘pompetta’ o anche ‘a bocca’, che siamo sicuri conosciate già tutti.

Che una volta inserito nel nasino aspira il muco all’interno di un serbatoio, rimuovendolo. Il più usato è sicuramente quello a pompetta, che potremmo definire aspiratore “storico”, dotato di un bulbo di gomma ed un beccuccio: semplice da pulire, compatto e facile da trasportare.

 Zoe Baby

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